Diverremo “Cuori Pensanti”. Come?
Quando la tua mente diviene parte integrante del tuo corpo allora ti sei liberato da una schiavitù, quella dell’essere per forza qualcuno, e da allora, semplicemente, SEI.
La premessa è che tutti noi siamo “Spiriti rivestiti di un Corpo”, solo che l’abbiamo dimenticato.
Ce lo siamo scordati anche per via del fatto che viviamo in una società fortemente condizionata dalle cose materiali: che siano case, computer, cellulari, macchine o vestiti poco importa, la gravità è che spesso vengono scambiate come fini anziché come mezzi ed esse acquistano un valore enorme per noi, condizionando la nostra esistenza e, spesso, determinando la nostra infelicità.
Sono convinta, tra le varie convinzioni potenzianti che ho, che un differente utilizzo del linguaggio sia fonte di cambiamento; pertanto, per indurti da subito a riflettere, ti rivolgo subito una domanda e cioè:
- nelle tue conversazioni prediligi la ‘E’ o la ‘O’?
Sforzarti ad un uso diverso delle vocali può cambiarti la vita perché può iniziare a smuovere all’interno di te stesso forze ed energie sopite, generando in te un differente modello di comportamento. Lo immaginavi?
Ti voglio svelare un’altra cosa, alla base della precedente domanda e cioè:
- il modello di alleanza andrà a sostituire il modello di rivalità, la collaborazione sostituirà la conflittualità.
Quindi se la tua vita è basata sulla conflittualità appartieni al vecchio modello. E’ il modo obsoleto di vivere, quello che per tante ragioni è diventato il tuo schema di comportamento e che con ogni probabilità sta determinando il tuo stato di insofferenza.
Quanto presto accadrà che il modello collaborativo si diffonda a creare un oceano di bene, in linea generale, dipende anche da te.
Eh già: sei responsabile anche tu, nei confronti di te stesso e degli altri, con le tue scelte.
Prenderà piede la logica basata sulla ‘E’ anzichè sulla ‘O’, finalmente la società si baserà su un modello cumulativo, di abbondanza, in cui le risorse si andranno a potenziare sinergicamente (sta già accadendo sotto ai tuoi occhi) e non cercheranno più di annientarsi a vicenda.
Predicare alleanza e non praticarla, così come basare la propria vita sull’individualismo e l’indifferenza sta mantenendo ancora bloccato il nuovo livello evolutivo (non per tutti, per fortuna!) ed allunga la vita al precedente che è, con tutta evidenza, allo sfascio.
A quale modello di mondo vogliamo consegnare i nostri figli? O se vogliamo vederla da un altro punto di vista, a quali figli vogliamo consegnare un mondo tutto da ricreare? Siamo tutti responsabili.
Ed è proprio per questo che occorrono sempre più persone, come te, che aderiscano in profondità ad un modello più collaborativo e meno competitivo.
Un modello in linea con il nostro Spirito.
Accadrà in tutti i campi, ad un patto:
- a patto che si parta dal primissimo, originario modello collaborativo:
il primo collaboratore che abbiamo bisogno di assumere per creare un’azienda, una famiglia, una coppia, una qualsiasi relazione sana, un’amicizia, è dentro di noi: facciamogli un colloquio…quando il collaboratore sarà pienamente assunto a tempo indeterminato, solo allora il nostro amore per gli altri potrà essere pieno, perché ameremo noi stessi pienamente. Qualcuno più noto di me ci aveva già informati dell’importanza di amare noi stessi per poter amare gli altri. Ma si sa, non siamo sempre bravi ad ascoltare e mettere in pratica.
Un conto è parlarne, un conto è vivere, un conto è insegnare.
Oggi riscontro che c’è chi parla dell’importanza di amare se stessi ed il prossimo, c’è chi vive già pienamente l’amore a trecentosessanta gradi ed infine, ci sono coloro che, vivendo la seconda ipotesi, si assumono la responsabilità di aiutare altri, con professionalità, coraggio, fiducia e amore, a sviluppare un atteggiamento mentale nuovo, a coltivare gli strumenti necessari per poter vivere appieno.
Queste figure sono nodi cruciali per lo sviluppo attuale della società. In tutte le epoche di crisi ci sono state figure visionarie che hanno cercato di prendere per mano altri ed accompagnarli oltre la difficoltà che è concreta, esistente. E che, del resto, abbiamo creato noi stessi. Pertanto assumiamocene la responsabilità.
Insegnare il modello collaborativo significa, per me, aiutare gli altri a scoprire la propria Origine, a divenire originali, che non consiste certo nell’inventarci qualcosa per distinguerci, significa incontrare noi stessi, in profondità, significa incontrare la nostra guida, cioè il nostro Spirito.
Significa assumere a tempo indeterminato il nostro Spirito come nostra guida.
A sviluppare la capacità di connettersi agli altri.
Ho creato un metodo innovativo che coniuga l’Arte ed il Coaching, divenendo così io stessa, Metacoach, figura che ho costituito appositamente, per indicare un coach che va oltre la tecnica stessa.
“Modellare la mente per comprendere il Cuore”, la mia mission, un vero mantra.
C’è un luogo al di là dello spazio e del tempo che puoi esplorare, un luogo dove intraprenderai l’Incontro col tuo IO.
Ora una postilla: ti voglio confessare una cosa e cioè che aborro i corsi puramente motivazionali destinati a chiunque perché, molto sinteticamente, a mio avviso non fanno crescere la persona da un punto di vista spirituale. E sono, in tal senso, sempre a mio avviso, pericolosi se l’utente versa in uno stato di crisi. Tanta motivazione senza avere costruito una base solida ti può far compiere azioni che non sono quelle che vuoi veramente. Dunque, rifletti bene prima di scegliere.
Quindi, ci siamo capiti: se cerchi mera motivazione, non sono il coach che fa per te. Se invece vuoi evolverti come persona, sono con piacere a tua disposizione. So per certo che i risultati più duraturi sono quelli guadagnati facendo lo sforzo di guardare dentro noi stessi e da lì iniziare un percorso. E’ solo incontrando pienamente te stesso e le tue risorse che puoi trovare la giusta motivazione per vivere!
Scopri alla pagina percorsi qual è il giusto percorso per te! Buona scelta!